Descrizione
Riproduzione di una figura greco-romana in marmo ricostituito (polvere di marmo con resina sintetica) rifinita con una patina invecchiata con terra naturale.
Altezza: 18 cm.
Peso appr. : 2 kg.
Socrate. Pezzo originale del II secolo a.C. Museo Nazionale di Atene.
La replica che presentiamo qui proviene da un originale romano di Alessandria, scolpito in marmo, che a sua volta è una copia ridotta di una scultura greca del II secolo a.C. Con lo sguardo fisso e astratto, sembra rappresentare Socrate quando sentì la voce del suo daimon; o forse il filosofo che vegliava alla luce delle stelle nel campo, davanti a Potidea, quando tutti dormivano. Il busto, conservato nel Museo Nazionale di Atene, emana una tristezza addolcita: le labbra cadenti, i capelli e la barba incolti, la testa china e lo sguardo in lontananza, comunicano una rassegnazione discreta: quella dell’uomo buono che vede il suo mondo allontanarsi ciecamente da sé.
Nel 399 a.C. Socrate fu condannato a bere la cicuta con l’accusa di empietà per il presunto crimine di corrompere i giovani. Anche se gli fu offerto di fuggire dal carcere, non accettò l’offerta e preferì culminare con la sua morte, liberamente accettata, una vita instancabilmente diretta a far capire agli uomini che la filosofia non era una speculazione sul mondo “aggiunta” ad altre attività umane, ma un modo di essere nella vita per il quale è necessario, quando occorre, anche sacrificarla.
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