Descrizione
Riproduzione di un mosaico romano, completamente fatto a mano, utilizzando le stesse tecniche di duemila anni fa.
Misure:
Larghezza: 24 cm. Altezza: 15 cm.
La tecnica utilizzata è l'”opus teselarium”, un mosaico di tessere cubiche di pietra.
Per la sua fabbricazione sono state utilizzate tessere fino a 8 mm di pietra naturale e marmo. Fissato nella malta con una struttura metallica. Pronto per essere appeso al muro o come pavimento sul pavimento.
Riproduzione di un mosaico romano con la parola latina “Stoicvs”. La parola “Stoico” deriva dal greco “Stoa”, colonnato, dopo la Stoa Poikilé o colonnato dei quadri nell’Agorà di Atene, dove il filosofo Zenone di Citium (circa 333-262 a.C.) si incontrava con i suoi discepoli per discutere le idee filosofiche e gli insegnamenti che caratterizzavano lo stoicismo. Il picco di questa corrente filosofica si è verificato nel I e II secolo d.C., all’interno dell’Impero Romano. Il carattere romano, eminentemente pratico, e il suo desiderio di sobrietà, austerità e semplicità del tempo della Repubblica, in opposizione all’attaccamento al lusso dell’Impero, ha fatto sì che lo stoicismo si radicasse con particolare forza tra questo popolo. I principali rappresentanti dello stoicismo in questo periodo erano uno schiavo greco, Epitteto, un senatore e consigliere di imperatori, Seneca, e un imperatore, Marco Aurelio. Le loro opere servirono come sintesi del pensiero stoico, al quale non apportarono nulla di originale nella teoria, dando più valore alla pratica quotidiana dei loro insegnamenti.
Lo stoicismo è presentato come un insieme di insegnamenti molto utili per affrontare le avversità e raggiungere la serenità e la gioia interiore, così come una grande forza nelle circostanze difficili. Raccomandavano la conoscenza di sé, l’autocontrollo e lo sviluppo di ciò che ci rende umani. La libertà, dicevano, dipende dalla misura in cui ci liberiamo dall’ignoranza, dalla paura e dalle passioni.
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