Descrizione
Riproduzione di strumenti chirurgici romani su supporto.
Materiale degli strumenti: Bronzo fuso modellato nella sabbia con applicazione di una patina invecchiante.
Supporto: Realizzato in legno, con base in marmo modellato (polvere di marmo miscelata con resina).
Dimensioni: Larghezza: 11,5 cm. Profondità: 5,5 cm. Altezza: 21,5 cm.
Lunghezza media degli strumenti: 18 cm.
Riproduzioni archeologiche fatte a mano, ideali come regalo per gli operatori sanitari.
Strumenti chirurgici romani, riproduzioni basate su oggetti rinvenuti in siti archeologici.
La pratica medica nell’antica Roma combinava la medicina greca con pratiche proprie, concentrandosi sull’igiene, la prevenzione e il trattamento delle malattie. I medici romani, chiamati medici, operavano negli ospedali militari (valetudinarium) e nelle cliniche urbane. Uno dei medici più importanti fu Galeno (129–201/216 d.C.), il cui contributo all’anatomia e alla fisiologia perdurò fino alla fine del Medioevo.
A Roma, le cure mediche comprendevano l’uso di erbe medicinali e precise tecniche chirurgiche. Gli strumenti chirurgici romani erano realizzati principalmente in bronzo e ferro. Tra questi spiccavano bisturi, pinze, seghe per ossa, aghi, strigili, curette e sonde. Venivano utilizzati per procedure come trapanazioni, amputazioni e suture. Erano presenti anche cateteri per trattare problemi urinari e speculi per esami ginecologici.
La medicina romana ha posto le basi essenziali della medicina occidentale fino al Rinascimento.
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